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Sintesi del Progetto
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Sintesi del Progetto
Descrizione del progetto
Obiettivi
I tesori Archeologici di Barletta
Attività realizzate
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DESCRIZIONE DEL PROGETTO

Il progetto: Viaggio nello spazio e nel tempo - Promozione Interattiva e Multimediale delle Località Archeologiche e delle aree circostanti di Dodoni, Barletta e Nardo si distingue per il suo carattere transfrontaliero dal momento che il suo obiettivo è rintracciare gli elementi di una comune identità europea attraverso la valorizzazione e la promozione di importanti siti archeologici presenti in Italia e in Grecia quali:

  • Dodoni, depositario di uno dei monumenti più antichi della Grecia con una storia che risale ad un’epoca precedente all’età del rame. Dodoni rappresenta nella sua immensa bellezza naturale uno dei luoghi più ricchi di storia nella Grecia. Nella città di Dodona (in greco antico Δωδώνη, moderno Dodoni), situata nell’Epiro, in Grecia nord-occidentale, si trovava un oracolo dedicato a due divinità pelasgiche, Zeus, il dio del fulmine re dell'Olimpo, e la Dea Madre, identificata con Dione (mentre in altri luoghi era associata a Rea o Gaia). Secondo quanto riportato dallo storico del V secolo Erodoto, Dodoni fu il più antico oracolo di tutta la Grecia, datandolo in epoca pre-ellenica, forse addirittura risalente al II millennio a.C.. I sacerdoti e le sacerdotesse interpretavano inizialmente il fruscio delle foglie di quercia o di faggio e successivamente il suono dei tripodi metallici che la circondavano per predire il futuro e assicurare la benevolenza delle divinità I Selli, gli abitanti di Dodona, erano invece incaricati di custodire l'oracolo e i suoi beni. Nel 1960 sono stati scoperti i primi resti dell’ antico teatro dedicato a Zeus e alla Dea madre che, oggi, si trova in fase di restauro;
  • Barletta, depositaria della Cittadella di Canne della Battaglia che presenta le rovine della antica città medievale di Canne e dell’Antiquarium di Canne della Battaglia che documenta gli insediamenti umani nel territorio di epoca preistorica, classica, apulo-greca e medievale (ornamenti in bronzo e ambre, corredi tombali, ceramiche, antefisse, iscrizioni, monete di epoca bizantina). Presenta inoltre una ricca collezione di vasi dauni dipinti a disegni geometrici risalenti al IV-III secolo a.C., provenienti dai sepolcreti di Canne. Nella cannoniera nord-ovest del Castello di Barletta sono presenti circa 1500 pezzi risalenti a varie epoche storiche prima e dopo cristo provenienti da scavi, donazioni e sequestri.
  • Nardò, depositaria del parco di Portoselvaggio che presenta un itinerario archeologico di inestimabile bellezza che va dalla grotta di Capelvenere, da cui si accede attraverso una piccola e comoda scalinata, così chiamata per la presenza di una felce che ha posto la sua dimora dentro le pareti della grotta e che conserva un deposito preistorico di circa 45 mila anni, sino alla litoranea che si affaccia sulla Baia di Uluzzo, studiata sin dal 1961 per la scoperta delle tre fasi di una cultura preistorica che ha preso il nome di "Cultura Uluzziana". Tutta la zona è ricca di insediamenti preistorici.


 

Promozione aree archeologiche

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